Il 71esimo senso: La Torre

L’idea di scrivere questo libro è nata dopo anni di studio del Tarot e della Kabbalah. I grandi maestri di Kabbalah dicevano che il Tarot aveva tratto ispirazione dalla Kabbalah, mentre i grandi tarologi dicevano che era la Kabbalah ad aver tratto ispirazione dal Tarot. Ogni autore, inoltre, mappava i 22 Arcani maggiori del Tarot e le 22 lettere dell’Alfabeto Ebraico sui 22 sentieri dell’Albero della Vita un po’ come voleva, e spesso ricorreva l’affermazione che l’Albero della Vita fosse un frattale, ma nessuno lo dimostrava con riferimento al Tarot e all’Alfabeto ebraico. Notavo anche che molti tarologi avevano creato un binomio fra il Tarot e le religioni cristiana ed ebraica, ma io vedevo delle chiare corrispondenze anche con le religioni orientali, come il buddismo tibetano. Insomma, un giorno è sorto in me il desiderio di capire come stessero le cose fra Tarot, Scacchi, Albero della Vita, Alfabeto Ebraico e Buddismo, certa in cuor mio che il Tarot avesse un forte legame con il Gioco degli Scacchi, la Kabbalah e tutte le antiche tradizioni sapienziali. Lentamente ho così dimostrato tutto ciò che sentivo, dando alla fine forma a quest’opera.
Nella Parte 1 mostro come già dall’etimologia della parola “torre” emerga uno stretto legame di significato fra la Torre, il Tarot e la Torah. Vedremo come il Tarot e gli Scacchi siano intimamente legati fra loro, e legati all’antica Massoneria, nata nel Medioevo, come nel Medioevo sono nati il Tarot, gli Scacchi e (ufficialmente) la Kabbalah. Infine, vedremo in dettaglio i diversi nomi assunti nel tempo dall’Arcano maggiore XVI del Tarot, che solo in epoca relativamente recente è stato ribattezzato “La Torre”. Capiremo che il Tarot ha avuto sempre anche una grande importanza storica e politica e il nome dato all’Arcano maggiore XVI celava dei messaggi profondi, che val la pena conoscere.
Nella Parte 2 analizzo tutti i simboli presenti nel La Torre del Tarot di Marsiglia e, capitolo dopo capitolo, mappo su di essa tutto l’Alfabeto Ebraico. A ognuno dei 22 Arcani maggiori del Tarot corrisponde una delle 22 lettere dell’Alfabeto Ebraico, infatti, ma se il Tarot e l’Albero della Vita sono dei frattali, a un Arcano maggiore del Tarot corrisponde anche l’intero Alfabeto Ebraico. Per dimostrare ciò mi avvarrò della Torah, della Bibbia, della mitologia greca, dell’Alchimia, della Kabbalah e del Vangelo di Tommaso. Sì, perché lungo tutto il testo ho anche interpretato i detti del Vangelo di Tommaso, dando loro un significato tutto mio, ma che ben si sposava coi temi da me trattati di volta in volta. Ho usato una grossa fetta di libertà artistica per farlo, ma è venuto fuori un bel sodalizio, che mostra come il senso non sia intrinseco nelle cose, ma nasca da chi ha creato quella specifica relazione fra le cose.
Nella Parte 3 mostro come i simboli presenti ne La Torre rimandino oltre al cristianesimo e all’ebraismo, anche alle religioni orientali, narrando sempre la stessa storia: la metamorfosi che compie l’uomo quando fa un salto di coscienza.
La Parte 4 è tanto breve quanto dirompente nel contenuto. Mappo su La Torre del Tarot di Marsiglia tutto l’Albero della Vita, mostrando le incredibili corrispondenze fra le 10 (+1) Sephirot dell’Albero e le relative parti de La Torre.
L’intento di quest’opera è restituire dignità e onore al Tarot. Svela segreti sull’icona La Torre e il Tarot mai rivelati finora da nessun autore, fa apprendere un metodo di studio da autodidatti del Tarot, spiega in dettaglio l’Alfabeto ebraico e insegna i fondamenti della Kabbalah in modo semplice ma rigoroso, per vedere i testi sacri e la vita con occhi nuovi.