Nei boschi di Capriata c’è qualcuno che si diverte a sparare. Per gioco? Per cacciare una preda? Difficile capirlo. Così, mentre il paese si prepara ad accogliere i turisti amanti della neve, quegli spari nel bosco diventano il sinistro presagio di una tragedia annunciata. Lorenzo Bastian, giovane fisioterapista, viene trovato sul pavimento della palestra della casa di riposo “Santa Paolina” colpito da una fucilata in pieno petto. Non è stato un incidente. In giro circola un assassino, e il Sergente Garcia non vuole lasciarselo sfuggire. Ma il caso è molto complicato, di difficile interpretazione, senza un apparente motivo plausibile: chi poteva volere la morte di un ragazzo empatico come Lorenzo? Perché ucciderlo proprio in una casa di riposo? E gli spari nel bosco? Continuano finché a pagarne il prezzo sarà anche la dolcissima Viola, la celebre pecora del Camerun adorata dal suo padrone. Stefano è invasato, vuole trovare il colpevole. Nel suo bar, intanto, la vita si anima tra un articolo di giornale e un bicchiere di vino. Gli astanti, capeggiati da Mario, sono sempre pronti a esprimere un’opinione. Su un punto l’accordo è unanime: a Capriata c’è qualcosa che non quadra. Alla fine si troverà la soluzione, ma sarà amara e lascerà tutti a bocca aperta.